Chiesa cristiana evangelica battista di Bollate


Via IV Novembre, 57 – 20021 Bollate MI

past. Gabriele Arosio – cell. 3403810892

bollate@chiesabattista.org

gabriele.arosio@ucebi.it

culto domenica ore 10,30



Dal ricordo della propria storia all’impegno nell’accoglienza

Nel 1982 la chiesa venne ufficialmente accolta dall’Assemblea Generale in qualità di membro dell’UCEBI. Nel 1994 fu acquistata una villetta in via IV Novembre, e adibita a locale di culto con attività sussidiarie. Attualmente è la sede della chiesa.

I pastori che, in quegli anni, hanno servito la chiesa sono stati Lidia Maggi, Stefano Fontana e Sini Ngindu Bindanda.

Dal 2012 il pastore è Gabriele Arosio.

Il 2013 è stato l’anno che ci ha visto ricordare e festeggiare il 50° anno di vita della nostra chiesa.

Abbiamo cercato di celebrare quest’anniversario sobriamente, ricordando che non siamo noi a doverci dire “bravi”, ma piuttosto sempre rendere grazie a Dio perché Lui è il protagonista di questa bella vicenda.

Abbiamo ricordato la nostra storia, una piccola chiesa nata dal riunirsi nel nome di Gesù, da parte di un piccolo gruppo di immigrati pugliesi a Milano per lavoro. Questa origine ci rende oggi impegnati nell’accoglienza e molto vicini a quanti aiutano e sostengono progetti di dialogo, integrazione, conoscenza con l’immigrazione che oggi l’Italia riceve.

Abbiamo ricevuto un aiuto sostanziale da parte della chiesa battista di via Pinamonte a Milano e questo ci rende oggi sensibili alla fraternità e all’impegno comune con tutte le chiese battiste nostre sorelle.

Per questo abbiamo organizzato una mostra, nella prima settimana di novembre, presso la biblioteca comunale, con i pannelli allestiti dall’UCEBI per il 150° anniversario della presenza battista in Italia e abbiamo allestito una conferenza con la pastora Lidia Maggi dal titolo “Diversamente cristiani”.

I pannelli sono stati esposti una settimana e molti utenti della biblioteca hanno potuto scoprire l’esistenza di una piccola chiesa di minoranza, lontana dai riflettori dello scenario mediatico.

In questi anni abbiamo sostenuto diversi progetti con i fondi dell’8 per mille battista. Progetti sociali (scuola di italiano per donne straniere, aiuto concreto alle famiglie durante la pandemia) e culturali (conferenze e dibattiti).



Formazione e evangelizzazione con gli studi biblici

Un impegno importante in tutti questi anni di vita da parte dei membri della chiesa di Bollate sono stati gli studi biblici una sera a settimana.

Una perseveranza che ha dato i suoi frutti in termini di incontro con la Parola di Dio, formazione e anche evangelizzazione. Qualcuno, tra tutti coloro che si sono accostati a queste serate negli anni, ha poi scelto di divenire membro della chiesa e questo ha arricchito la comunità di grandi doni.

Lo stile dello studio è dialogante. Dopo un’introduzione del pastore è prevista la partecipazione di fratelli e sorelle con le proprie risonanze e riflessioni.

Sopra ogni cosa certo vi è stata la lettura, l’interpretazione e il commento della Bibbia.

Ma tutto questo non è avvenuto lasciando fuori dalla porta la storia e i luoghi dove viviamo.

Tra il 2015 e il 2017 la chiesa ha promosso una serie di serate di riflessione su “Bibbia e Corano”. Erano gli anni degli attentati dell’Isis in Europa e del dilagare dell’islamofobia in Europa.

Con un iman molto disponibile abbiamo esplorato le storie in comune tra la Bibbia e Corano.

Questa esperienza ha attivato la volontà di esaminare poi itinerari di riflessione sulla Bibbia e la violenza, la Bibbia e il dialogo tra le religioni.

Nel 2014 abbiamo incontrato in una serata il responsabile dell’area trattamentale del carcere della nostra città. Grazie a lui abbiamo potuto visitare il carcere.

Negli anni successivi sono stati approfonditi con grande interesse i temi della giustizia e del perdono nella Bibbia. Abbiamo dato spazio all’ascolto di testi biblici che fondano la prassi della giustizia riparativa che cerca in questi anni un proprio spazio in Italia per vivere la volontà di una giustizia non solo punitiva, ma davvero riabilitativa.

Abbiamo incontrato anche alcuni protagonisti di questo impegno.

Nel 2015 la nostra città ha ospitato l’Expo. Abbiamo svolto un buon numero di studi dal titolo “Nutrire il pianeta” sul tema del cibo nella bibbia e nelle religioni.

Altrettanto importante è stata la volontà di mettersi in ascolto di testi biblici che raccontano la parità di genere, la necessità di superare la violenza contro le donne, la lotta contro il pregiudizio omofobico e la necessità di aprire nuovi cammini di ricerca di una maschilità non prevaricante. Anche per questo ascolto è stato molto bello l’incontro con alcuni testimoni di questo impegno.

Il lungo dibattito in Italia sull’emergenza immigrazione ci ha visto impegnati ad esplorare i temi biblici del confine e delle frontiere, dell’accoglienza e dell’ospitalità.

La pandemia non ha arrestato le serate di studio biblico.

Dopo un primo momento di smarrimento, con un po’ di pazienza ci siamo attivati per proseguire sul web le nostre serate.

Abbiamo fatto una bella scoperta perché sono arrivate nuove persone interessate ai nostri incontri.

Alcuni di loro sono geograficamente lontani. Anche con la fine della pandemia abbiamo deciso di proseguire sul web. Questa modalità certamente propone dei limiti alla partecipazione ma è da noi scelta per non perdere i nuovi arrivati che partecipano con entusiasmo.

Negli anni successivi sono stati approfonditi con grande interesse i temi della giustizia e del perdono nella Bibbia. Abbiamo dato spazio all’ascolto di testi biblici che fondano la prassi della giustizia riparativa che cerca in questi anni un proprio spazio in Italia per vivere la volontà di una giustizia non solo punitiva, ma davvero riabilitativa.

Abbiamo incontrato anche alcuni protagonisti di questo impegno.

Nel 2015 la nostra città ha ospitato l’Expo. Abbiamo svolto un buon numero di studi dal titolo “Nutrire il pianeta” sul tema del cibo nella bibbia e nelle religioni.

Altrettanto importante è stata la volontà di mettersi in ascolto di testi biblici che raccontano la parità di genere, la necessità di superare la violenza contro le donne, la lotta contro il pregiudizio omofobico e la necessità di aprire nuovi cammini di ricerca di una maschilità non prevaricante.

Anche per questo ascolto è stato molto bello l’incontro con alcuni testimoni di questo impegno.

Il lungo dibattito in Italia sull’emergenza immigrazione ci ha visto impegnati ad esplorare i temi biblici del confine e delle frontiere, dell’accoglienza e dell’ospitalità.

La pandemia non ha arrestato le serate di studio biblico.

Dopo un primo momento di smarrimento, con un po’ di pazienza ci siamo attivati per proseguire sul web le nostre serate.

Abbiamo fatto una bella scoperta perché sono arrivate nuove persone interessate ai nostri incontri.

Alcuni di loro sono geograficamente lontani. Anche con la fine della pandemia abbiamo deciso di proseguire sul web. Questa modalità certamente propone dei limiti alla partecipazione ma è da noi scelta per non perdere i nuovi arrivati che partecipano con entusiasmo.