di Emauele Crociani

Quest’anno per la giornata mondiale di preghiera, organizzata dalle donne, le chiese protestanti a Milano hanno organizzato tre eventi. Un culto in chiesa metodista, un concerto in chiesa battista, la presentazione di un libro con uno spettacolo di danza in chiesa valdese. Sembrano tre eventi molto diversi, eppure vi è un elemento in comune, la musica: i canti di lode durante il culto, il concerto, e il sottofondo musicale delle due danze. Parlerò dei primi due eventi, cui ho partecipato

I canti per il culto, scelti dalle donne di Taiwan, ma cantati dal nostro coro tradotti in italiano, hanno accompagnato la liturgia donandole armonia ed energia. Il coro che ha cantato in questa serata è stato quello della chiesa battista di via Pinamonte, di cui faccio parte, ma per questa occasione ha piacevolmente accolto tra i suoi ranghi anche alcune voci metodiste e cattoliche, in spirito di sorellanza. Parlo di sorellanza perché questa era la finalità principale di questo culto, ma dovrei usare anche il termine fraternità, perché senza gli uomini il coro sarebbe stato dimezzato di voci e strumenti. Le donne invece sono state interamente protagoniste nella liturgia, e un grazie particolare va alle donne di Taiwan che la hanno ideata. Una bella disposizione di oggetti tipici di Taiwan era apparecchiata sull’altare, e delle corone di fiori tipici di quell’isola sono state indossate da alcune sorelle di chiesa: un grazie va alle donne battiste di lingua cinese presenti qui a Milano che hanno accolto con entusiasmo questa occasione per l’integrazione e la conoscenza reciproca. L’accoglienza della chiesa metodista dal punto di vista tecnico è stata perfetta, e la pastora Sophie ha declamato il sermone. I canti si sono sentiti forti e chiari, e sono stati apprezzati. Alla fine del culto il rinfresco accoglieva, accanto alla tradizione culinaria italiana (pizzette, focaccine, torte salate) specialità taiwanesi: riso, soia, alghe… Con i soldi della colletta finanzieremo un progetto di supporto ai bambini in caso di violenza domestica, perché la solidarietà concreta si deve accompagnare alle preghiere, ancor più in giornate a tema come queste. Ogni comunità protestante ha partecipato al culto almeno con qualche rappresentante, come era prevedibile con una larga prevalenza femminile; persino alcune persone della chiesa cattolica sono venute. La fede delle donne è la cosa più importante che si è voluta trasmettere con questa liturgia, ma nel mio caso mi porto a casa i nuovi canti imparati per l’occasione oltre a quel sapore così speciale delle alghe di Taiwan… conditi dal gioioso clima di sorellanza fraterna.

Il secondo appuntamento è stato un concerto musicale, di musica religiosa, accolto nella chiesa battista di via Pinamonte. Erano largamente presenti persone che normalmente non frequentano le nostre chiese protestanti, venute essenzialmente per assistere a un bel concerto. E in effetti, la pianista, la cantante e la violinista hanno entusiasmato molto la platea. Il trio era formato da donne che hanno scelto di cantare e suonare brani di compositrici cristiane protestanti, dal ‘700 fino alla contemporaneità. Dalle spiegazioni biografiche e musicali lette prima di ogni brano, si evinceva che le compositrici erano spesso donne indipendenti, con una forte fede, appassionatissime di musica, in certi casi né famose né ricche: questa scelta ha evidenziato la fede delle donne, considerata più importante di denaro e fama. Non era un repertorio con soli brani di successo, ciò ha attirato l’attenzione sullo scopo principale per cui la musica religiosa è composta: la preghiera a Dio. A proposito del trio di donne che ha eseguito i brani, due erano sorelle, le sorelle Pizzulli, di cui una studia teologia, mentre la signora L’Abbate era membro della chiesa battista di Milano fino a qualche anno fa, prima del suo trasferimento a Bari. Credo che il fatto che sono tutte e tre donne di fede abbia dato a quel concerto la aderenza tra musica e Dio che il luogo e l’occasione richiedeva. Anche in questo caso un semplice e abbondante rinfresco, preparato dai membri della chiesa battista, ha concluso la serata, dando a molti l’occasione di conoscersi e di parlare con le musiciste e la cantante. Una bellissima serata, insomma, dove si è sentita forte e chiara la musica della nostra fede.