da Riforma 23/46

L’Unione cristiana evangelica battista d’Italia (Ucebi), con uno specifico Atto del Comitato esecutivo in risposta a quanto auspicato nella mozione programmatica votata nella 46° Assemblea generale, ha nominato Ambasciatori per la pace: Eric Luzzetti, Donatina Cipriano (presidente dell’Associazione delle chiese battiste di Lazio, Abruzzo e Marche – Aceblam), Massimo Aprile, Gabriele Arosio e Maria Elena Lacquaniti. Quest’ultima è, fra l’altro, coordinatrice della Commissione globalizzazione e ambiente (Glam) della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei).

«Il Signore voglia benedire questo gruppo di lavoro facendone suo strumento per la pace e la fratellanza tra i popoli» ha commentato Lacquaniti. E ha aggiunto: «È stato molto importante aver portato questo argomento all’interno dell’Assemblea battista. Una condivisione di ampio respiro tra i fratelli e le sorelle dell’Unione che si è anche manifestata con la petizione che abbiamo presentato alla Comunione delle chiese protestanti in Europa (Cpce) e che in un certo senso è stata una voce isolata. La nomina si accompagna inoltre alla presenza nel gruppo di Massimo Aprile, di cui è noto il percorso nonviolento e diplomatico. La mia personale esperienza in questo percorso è stata senza ombra di dubbio sollecitata dalla fede e ha trovato nella commissione Glam un’ottima palestra – ha concluso –. La strada per la giustizia non può che passare dallo spirito della pace. Vi lascio la pace, vi do la mia pace dice Gesù ed è di questa pace che voglio continuare a fare esperienza».

Tra le linee guida indicate al gruppo dal Comitato esecutivo vi sono: lavorare con le chiese per organizzare eventi sulle guerre nel mondo, siano esse sotto i riflettori mediatici come quella in Ucraina, siano quelle oscurate; lavorare insieme con quelle realtà associative o istituzionali già attive sui temi della pace; le associazioni regionali potrebbero fornire aiuto, là dove necessario, per identificare sui territori i soggetti più affidabili; studiare la possibilità di avviare una collaborazione con il Miur nella prospettiva di farsi promotori e promotrici nelle scuole di proposte attinenti la cultura della pace; segnalare al Ce altre sorelle o fratelli che nelle nostre chiese potrebbero allargare il gruppo di ambasciatori e ambasciatrici o esserne di supporto.