di Emanuele Crociani (chiesa battista di Milano via Pinamonte da Vimercate)

Cosa possiamo fare per la pace? L’idea di riflettere su questo argomento e di organizzare un incontro è stata del Dipartimento di Teologia dell’UCEBI e dell’ACEBLOM Associazione Chiese Evangeliche Battiste Lombarde). Infatti, quello sulla pace è un percorso che la nostra chiesa ha intrapreso da alcuni mesi proponendo vari momenti di riflessione e confronto.

Domenica 16 aprile, nella chiesa battista di via Pinamonte a Milano, ci siamo interrogati su questo tema molto attuale. Dopo il culto, abbiamo pranzato con una bella agape in cui ciascuno condivideva qualche pietanza portata da casa: ciò è stato una ottima premessa per l’incontro. Le persone presenti provenivano da diverse chiese battiste della Lombardia, erano variegate secondo il modello multietnico delle metropoli del Nord Italia, e c’era la presenza di qualche giovane, inoltre era venuto anche qualche protestante di altra confessione. Non tutti si conoscevano e perciò il pranzo condiviso ha creato il clima giusto.

Il relatore è stato il pastore Segretario del Dipartimento di Teologia Raffaele Volpe, che ha introdotto l’argomento sottolineando l’importanza di una riflessione approfondita e condivisa, in un mondo dove la comunicazione rapida prevarica tutto. Egli ha coerentemente preferito adottare un metodo che ci ha resi protagonisti: siamo stati suddivisi in sei gruppetti da cinque e stimolati con alcune domande.

La prima domanda consisteva nel dare una definizione di chiesa. Nei gruppetti vi era un bel fermento, e nel tempo a disposizione, un po’ poco per degli inesperti di teologia come noi, sono venute fuori più definizioni, che coglievano aspetti disparati: da quelli spirituali a quelli organizzativi, citando versetti biblici e i compiti essenziali che la chiesa deve assolvere.

Non tutti i gruppi sono riusciti a “trovare la quadra”, così Raffaele dopo aver ascoltato, ci ha suggerito di concentrarci sugli aspetti spirituali e teologici, piuttosto che su quelli pratico-organizzativi. In seguito, il pastore ci ha introdotto all’argomento della pace, sottolineando quanto sia importante raggiungere la pace interiore per provare a creare la pace nelle comunità e tra i popoli.

Poi ci ha chiesto di definire la pace in rapporto a integrità, verità e giustizia. Anche in questo caso la domanda era piuttosto impegnativa, ma le riflessioni che ne sono scaturite erano perfettamente all’altezza. Ovviamente, considerata la domanda precedente, abbiamo considerato anche il ruolo della chiesa nella costruzione della pace. Infine, un colpo di scena: Raffaele Volpe ha chiesto ai capigruppo di relazionare ciò che il gruppo ha affrontato, e di integrare poi le varie relazioni per stendere un documento ufficiale da presentare agli organi ufficiali della chiesa battista. Ci ha presi alla sprovvista, cioè non pensavamo di essere così importanti! Ma comunque i capigruppo hanno dato la disponibilità a elaborare la riflessione su chiesa e pace. Ci siamo salutati augurandoci buon lavoro, decisi a dare il nostro contributo alla pace.